Immobiliare: cosa ci raccontano i dati del primo trimestre 2025?

Il 2025 si è aperto con segnali incoraggianti per il mercato immobiliare italiano. Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, il primo trimestre dell’anno ha mostrato una crescita significativa nelle compravendite di abitazioni e una ripresa in diversi segmenti del non residenziale. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.


Mercato residenziale: vendite in crescita e mutui in ripresa

Nel primo trimestre del 2025 sono state vendute in Italia oltre 172.000 abitazioni, con un aumento dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo trend positivo riguarda tutte le zone d’Italia, sia nei grandi centri urbani che nei comuni più piccoli.

A trainare questa crescita è anche il ritorno degli acquisti con mutuo ipotecario, che rappresentano il 45,8% del totale, in netto aumento rispetto al trimestre precedente. Il tasso di interesse medio iniziale sui mutui si è assestato al 3,2%, un segnale di maggiore fiducia da parte delle famiglie.

È interessante notare che oltre il 70% degli acquisti ha beneficiato dell’agevolazione “prima casa”, mentre le abitazioni di nuova costruzione rappresentano meno del 6% del totale, confermando il predominio dell’usato.

Nelle grandi città, le vendite sono cresciute soprattutto a Genova (+13,5%), Torino (+12,2%) e Roma (+10,7%), con solo Firenze in controtendenza (-6,2%).


Non residenziale: negozi in ripresa, uffici ancora in calo

Il comparto degli immobili non residenziali ha chiuso il trimestre con un aumento complessivo delle compravendite del 5,4%, grazie soprattutto a una forte crescita dei negozi e dei depositi.

Negozi

I negozi registrano un aumento delle compravendite dell’8,1% a livello nazionale. Le aree più dinamiche sono le Isole (+32%) e il Sud (+20%). Nelle grandi città, però, il trend è più complesso: a Milano le vendite sono crollate del -25,7%, mentre a Roma, Torino e Napoli si sono registrati aumenti.

Uffici

Gli uffici continuano a soffrire: -5,9% a livello nazionale, con cali particolarmente forti nei capoluoghi (-10,4%) e nelle Isole (-16,6%). Fanno eccezione alcune città come Torino, Genova e Bologna, che segnano una ripresa. A Roma e Milano, invece, i dati sono fortemente negativi.

Capannoni

Le compravendite di immobili produttivi (capannoni) restano sostanzialmente stabili, con un leggero calo dello 0,7%. Anche in questo caso si registrano forti differenze territoriali: il Sud (+25%) e le Isole (+26,7%) crescono, mentre il Nord Est arretra di oltre il 14%.


Mercato dei terreni: inizia il 2025 con il segno meno

Il primo trimestre 2025 segna un’inversione di tendenza per i terreni, con una diminuzione delle superfici compravendute del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Terreni agricoli

Rappresentano oltre il 95% delle superfici scambiate, con un calo del 2%. L’unica area in crescita è il Nord Ovest (+14%), mentre il Centro perde quasi il 18%.

Terreni edificabili

Il calo più netto riguarda i terreni edificabili, in diminuzione del 12,3%. L’unica area in crescita è quella delle Isole (+6,4%), mentre tutte le altre regioni risultano in contrazione, in particolare il Centro (-27%).

Anche qui le persone giuridiche (società, imprese) restano i maggiori acquirenti, acquistando mediamente lotti molto più grandi rispetto alle persone fisiche.


Cosa ci dicono questi dati?

L’inizio del 2025 conferma che il mercato immobiliare residenziale è in una fase di ripresa solida, trainato da condizioni più favorevoli per i mutui e da una buona fiducia dei consumatori. La domanda di case, soprattutto usate, resta alta.

Nel comparto non residenziale, il segnale è più contrastato: negozi e depositi sono in crescita, forse anche grazie alla ripresa di attività commerciali e artigianali locali, mentre uffici e capannoni mostrano ancora difficoltà, rispecchiando i cambiamenti nel mondo del lavoro e della logistica.

Infine, il mercato dei terreni risente della frenata di investimenti, probabilmente dovuta a un’attesa maggiore su nuove costruzioni o all’incertezza normativa e urbanistica.


Conclusione

Per chi sta pensando di vendere o acquistare un immobile nel 2025, questi dati forniscono uno scenario utile per orientarsi: la casa resta un bene ricercato e gli investimenti in spazi commerciali o produttivi richiedono analisi attente. 

Per un consiglio affidati ai professionisti di Càsa Immobiliare: conosciamo il territorio, le tendenze con occhio critico, possiamo concretamente essere il Tuo supporto.

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